Salute articolare: garanzia di movimento

Le articolazioni sono un bene prezioso per la salute e il benessere dei nostri amici a 4 zampe.

Dalle articolazioni dipende la quantità e la qualità del movimento, fattore chiave per una buona qualità di vita. Ma la salute articolare è minacciata da molteplici insidie che, a volte, possono compromettere seriamente la mobilità dei nostri animali. Le malattie che interessano le articolazioni sono purtroppo in costante aumento. I problemi articolari, dalle displasie all’artrosi, rientrano nella “Top Ten” delle diagnosi cliniche più comuni dell’animale da compagnia. E a soffrirne sono  in particolare i cani di taglia grande/gigante e gli animali più anziani.

Fonte: Banfield Pet Hospital. Health status report 2012.
http://www.stateofpethealth.com/state-of-pet-health

Per i cani con articolazioni malate, ma anche per i loro proprietari, la vita, poi, non è certo facile. Inizia, infatti, un percorso di convivenza forzata con il dolore e la disabilità (andatura rigida, limitazione del movimento, zoppia). Il dolore, in particolare, inizialmente saltuario e legato al movimento, è destinato ad intensificarsi, fino a trasformarsi in un tormento diffuso e continuo. Ogni passo diventa fonte di sofferenza, e anche lo stare in piedi su 4 zampe a volte può essere causa di notevole disagio. Possiamo fare molto per migliorare la mobilità e la qualità di vita dei cani con articolazioni malate. E dipende soprattutto da noi proteggere le articolazioni ancor prima che si ammalino.

Le articolazioni: organi di movimento

Se le ossa dello scheletro possono muoversi tra loro, è proprio grazie alle articolazioni. Il cane, come l’uomo, ne possiede in media più di 300, diverse le une dalle altre per struttura e funzione. Ci sono le articolazioni immobili (quelle del cranio, ad esempio) che, come una cerniera lampo, legano strettamente i capi ossei, tanto da impedire qualsiasi movimento. Ci sono le “semimobili”: articolazioni, come quelle della colonna vertebrale, in cui tra le due superfici ossee è interposto un disco fibrocartilagineo, che permette soltanto movimenti limitati. Ma quelle più numerose sono le “diartrosi” o “articolazioni mobili” dotate, cioè, di ampia mobilità in diverse direzioni. Sono principalmente le articolazioni delle zampe, sia anteriori (spalla, gomito, carpo, mano) che posteriori (anca, ginocchio, garretto, piede).

Un pericolo per ogni età

Il delicato sistema “articolazione” è esposto a molte malattie e fattori di rischio che ne alterano il corretto funzionamento, compromettendo la capacità di movimento degli animali colpiti. Questi pericoli interessano il cane a tutte le età: da cucciolo, in età adulta, fino alla vecchiaia. Seguiamo il nostro amico nel suo percorso di vita, ed impariamo a conoscere i più comuni problemi e fattori di rischio.

Il cucciolo

Il periodo della crescita è uno dei più delicati. Durante i primi mesi di vita, infatti, tutti i tessuti sono in corso di maturazione e, proprio per questo, sono estremamente plastici e vulnerabili. Le articolazioni in particolare sono interessate da problemi di varia natura: da un accrescimento troppo rapido, frutto di un’alimentazione sbilanciata per apporto calorico, proteico e/o di minerali (es. eccessi di calcio); ai traumi di varia natura, legati alla naturale esuberanza dei cuccioli.

I cuccioli sono colpiti soprattutto dalle temute displasie articolari.

Il cane adulto

Le statistiche parlano chiaro. Un cane adulto su cinque soffre di disturbi articolari.

Il “rischio articolare” continua anche dopo il termine della fase di sviluppo. Ed è un rischio che, nel cane giovane/adulto, è legato soprattutto all’ambiente e allo stile di vita.

Movimento

All’usura precoce delle articolazioni contribuisce anche l’attività fisica esagerata. Soggetti dediti ad intensa attività fisica (es. sport) tengono le loro articolazioni sempre sotto stress, aumentandone l’usura e il rischio di traumi (es. fratture, lussazioni, rotture di tendini e legamenti). Risultato: articolazioni vecchie e logore in soggetti ancora nel pieno della loro vitalità e forma fisica.

Alimentazione

Il sovrappeso causato da un’alimentazione incontrollata ed eccessiva grava sulle articolazioni, provocandone l’usura continua e facendole invecchiare prima del tempo. Il problema è molto diffuso. Stando alle attuali conoscenze, un terzo degli animali che soffrono di problemi articolari è in sovrappeso, se non francamente obeso. E, cosa ancora più grave, 2 proprietari su 3 non sanno che l’eccesso di peso è una delle maggiori cause dei problemi articolari.

Il cane anziano

Come i cardini di una porta aperta e richiusa mille volte, tutte le articolazioni “dalla testa alla coda” soffrono dell’inevitabile logoramento dovuto al passare degli anni. Anche per la fascia geriatrica della popolazione canina, sono le statistiche a dirci la verità. Di artrosi soffre il 13% dei soggetti geriatrici, e 1 cane su 4 deve fare i conti con il dolore articolare. In pratica, è quello che succede agli ingranaggi arrugginiti. Con il passare del tempo, tutti i componenti dell’ingranaggio “articolazione”, a partire dall’ammortizzatore naturale (la cartilagine) che riveste le ossa, si deteriorano. La loro struttura si modifica, così come viene progressivamente persa la capacità funzionale di sopportare carichi e smorzare attriti. Alla fine, le articolazioni logore e scricchiolanti causano dolore e difficoltà motorie, ostacolando anche i più banali quanto essenziali movimenti (es. fare la pipì).

Con il passare del tempo, tutti i componenti dell’ingranaggio “articolazione” si deteriorano.

Artrosi: una dolorosa conseguenza molto comune

In corso di artrosi la cartilagine si sfilaccia, si sfalda, fino ad ulcerarsi completamente.

I problemi articolari del cane hanno una conseguenza comune: l’artrosi. Questa dolorosa malattia, a differenza di quanto avviene nell’uomo, si riscontra in cani anche molto giovani.

Vediamo di seguito cosa succede in corso di artrosi alle varie strutture che compongono un’articolazione.

La cartilagine

È il primo tessuto a soffrire. La sua degenerazione viene detta condrodegenerazione. In condizioni normali, le cellule della cartilagine (i condrociti) continuano a produrre e a distruggere in egual misura i “mattoni” di costruzione del tessuto. Un equilibrio perfetto a garanzia del continuo rinnovamento della cartilagine. Quando intervengono i vari problemi articolari (dalle displasie, all’eccesso di peso o di esercizio fisico, all’invecchiamento), questo equilibrio si rompe, e i condrociti cominciano a produrre più sostanze ad azione distruttiva rispetto a quelle ad azione riparativa. È iniziata la condrodegenerazione.

 

L’osso

Non più protetto dalla sua “buccia” cartilaginea ormai degenerata, l’osso si addensa (sclerosi), fino ad acquistare la lucentezza e la compattezza dell’avorio (eburneazione). Concomitante è la comparsa di aree in cui l’osso perde la sua sostanza dura (cisti). Ma il fenomeno più grave è la crescita di escrescenze ossee (osteofiti), considerate una delle cause principali di dolore articolare intenso e prolungato.

La capsula articolare

Aumenta di spessore, e la membrana sinoviale si infiamma (sinovite), a volte talmente tanto da originare gonfiori che peggiorano il dolore articolare e creano limitazioni di movimento, andature anomale e zoppie.

I muscoli e i legamenti

Col passare del tempo, l’artrosi colpisce anche muscoli e legamenti. I muscoli si contraggono dolorosamente e si atrofizzano, mentre i legamenti, che normalmente garantiscono la stabilità dell’articolazione, si allentano.

L’artrosi fa soffrire cani di ogni età e compromette pesantemente la qualità della loro vita.

5 regole d'oro

La salute articolare dipende da un proprietario informato e consapevole.

Non esiste un’unica terapia medica o intervento chirurgico capace di risolvere una volta per tutte i problemi articolari. La salute delle articolazioni è frutto di un programma di attenzioni e cure specifiche che ha successo solo con la tua partecipazione, informata e consapevole. Quindi, se stai leggendo questa guida, sei già a buon punto!

1. Rivolgiti ad allevatori seri

Se stai pensando di acquistare un cucciolo di una razza predisposta alle malattie articolari dello sviluppo (es. displasie), è fondamentale rivolgersi ai molti allevatori seri, che forniscono il cosiddetto “pedigree da riproduzione selezionata“. Si tratta di un certificato ufficiale che l’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) rilascia solo ai cuccioli nati da madri e padri esenti da questi problemi articolari. In questo modo aumenterai la richiesta di cuccioli sani, diminuendo nel contempo le nascite di animali destinati “geneticamente” ad una vita di sofferenze. Per maggiori informazioni visita www.enci.it

2. Chiedi al tuo veterinario una visita precoce

Un’accurata e, soprattutto, precoce visita ortopedica (intorno ai 3-4 mesi di età) servirà a stabilire se il tuo giovane amico è più o meno predisposto a una delle malattie ortopediche dello sviluppo, “intercettando” il problema articolare prima ancora che compaiano i segni evidenti di artrosi. Nel caso venga diagnosticata al tuo amico una displasia, esistono oggi tecniche chirurgiche innovative che migliorano il funzionamento dell’articolazione. Rivolgiti con fiducia ad uno dei molti esperti ortopedici che esistono oggi anche nel nostro paese.

Una visita ortopedica precoce aiuta a prevenire futuri problemi! Controlla la sua alimentazione

3. L’alimentazione è importantissima.

Soprattutto nella fase di accrescimento, evita di ricorrere a diete casalinghe che rischiano di creare squilibri pericolosi per il benessere articolare. La scelta di diete specifiche, formulate in base alla taglia, all’età del cane e al tipo di vita che conduce, permette infatti di evitare eccessi energetici e sbilanciamenti metabolici. Molto importante è anche la quantità di cibo che, se eccessiva, provoca sovrappeso e/o obesità. Misura accuratamente la razione alimentare e tieni monitorato il suo peso corporeo. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che la riduzione del peso corporeo è utile per diminuire il dolore articolare. Ed è la misura che, usata singolarmente nel cane (ma anche nell’uomo), è in grado di sortire il miglior risultato “terapeutico”.

4. Controlla il suo esercizio fisico

Il movimento va favorito. Attenzione, però. Cuccioli e giovani/adulti predisposti ai problemi articolari dovrebbero evitare allenamenti o impegni agonistici troppo intensi. Obiettivo: ridurre l’uso eccessivo ed incontrollato di articolazioni “a rischio”. In certi casi può anche essere importante impostare un programma di fisioterapia, in grado di accelerare l’eventuale recupero post-operatorio, riducendo le contratture muscolari, e interrompendo il circolo vizioso “dolore – riduzione del movimento – peggioramento del dolore”.

5. Utilizza prodotti specifici

Oggi esistono moltissimi prodotti per la protezione delle articolazioni (condroprotettori). Attenzione però! Molti di essi sono soltanto copie mal riuscite di prodotti “originali”, frutto di anni di ricerca ed innovazione. Fidati solo di chi il problema lo conosce da sempre ed utilizza sostanze selezionate e purificate, nate dalla ricerca seria e costante in questo specifico settore.

 

(FONTE: http://www.innovet.it)

 

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